IL PGT DEVE CAMBIARE: LE NOSTRE PROPOSTE




L' amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Luca Maggioni e dall'assessore all'urbanistica Paolo Riva, hanno avviato la revisione del Piano di Governo del Territorio (PGT), lo strumento che disegna la Carugate dei prossimi anni. 

L'amministrazione di ProCarugate ha introdotto tante novità rispetto a quanto previsto dieci anni fa, ma molte di esse rischiano di peggiorare la qualità della vita all'interno della nostra città, stravolgendo la fisionomia dei quartieri (LEGGI QUI COSA PREVEDE IL PIANO)

Abbiamo pertanto presentato e protocollato una serie di pareri e suggerimenti, che auspichiamo possano essere accolti al più presto e che qui presentiamo. 
  •  Si propone la cancellazione della tangenzialina sud, che dovrebbe collegare via Isola Guarnieri con via Mirafiori, al fine di salvaguardare le ultime aree agricole esistenti a sud dell'abitato ed evitare che in futuro vi sia ulteriore urbanizzazione. E' infatti evidente a chiunque che una volta tracciata una nuova strada a pochi metri di distanza dall'abitato, è altissimo il rischio che i pochi terreni agricoli rimasti attorno vengano trasformati in zone edificabili. Così è accaduto anche a Cernusco e in tantissimi altri comuni. Inoltre la tangenzialina non serve a togliere il traffico.
  • Si propone di designare come agricola l'area tra via della Galeazza e la SP 121 e mantenere come area idonea per una possibile stazione della metropolitana i terreni a nord della Caterpillar, nei pressi della zona industriale, come già individuato nel 2010.
  •  Nell'area di via Garibaldi - angolo via Matteotti, di fronte al cimitero, oggi occupata da un fabbricato industriale, e che l'amministrazione intende trasformare in area di media vendita (fast food, discount), si propone una diversa vocazione: edilizia residenziale a bassa densità con area verde. Riteniamo infatti che collocare aree di vendita nei pressi del cimitero e a 50 metri dal centro storico sia indecoroso. Inoltre Carugate già possiede importanti centri commerciali che soddisfano le esigenze del territorio. La media vendita danneggerebbe solo i piccoli commercianti locali
Dove potrebbe sorgere un discout/fast-food

  • Si propone di mantenere a vocazione agricola i terreni oltre via del Lavoro, confinanti con le industrie da un lato e la SP 121 dall'altro. L' amministrazione intende autorizzare la costruzione di capannoni. Sono però centinaia i capannoni nuovi e vuoti nei comuni a noi vicini e alcuni anche nel nostro territorio. Inoltre l'area verde in questione svolge un'importante funzione di separazione dell'area industriale dalla SP 121 e dal quartiere posto dietro l'oratorio (via Baroni, via Ferrini).

L'area agricola scelta per edificare nuovi capannoni

  • Nelle zone dismesse di Via Verdi e Via Toti, dove dovrebbero sorgere centinaia di appartamenti, proponiamo che si introducano in modo vincolante alcuni requisiti: creazione di una via di collegamento tra via Toti e via Verdi, creazione di una piazza a vocazione polifunzionale per ospitare ad esempio il mercato o manifestazioni varie. Inoltre riteniamo indispensabile che si riduca la quota di residenziale prevista (circa 9 mila mq) a favore di altri usi (piccoli negozi, uffici, co-working, spazio start-up, servizi pubblici)

  • Lo sconto sugli oneri di urbanizzazione per chi costruisce nelle aree dismesse deve essere abolito! I nuovi cittadini che si insedieranno nelle centinaia di appartamenti previsti, avranno bisogno di numerosi servizi, ma come li si finanzierà? Inoltre lo sconto degli oneri agevola esclusivamente i grandi costruttori e non gli acquirenti delle abitazioni. Infine crediamo assolutamente iniquo il fatto che un privato paghi gli oneri fino all'ultimo centesimo, mentre i grandi investitori e costruttori che agiranno sulle aree dismesse godranno di sconti pari a migliaia di euro. 

  • A sud di Via della Cappelletta è ammessa nuova edificabilità. Chiediamo che l'area sia destinata a vocazione agricola. 

  • Inserimento di nuovi vincoli a tutela delle cascine storiche e delle aree agricole circostanti; inserimento di vincoli a tutela dei beni storico-artistici.