200 APPARTAMENTI E FINO A 1000 ABITANTI NELLE AREE DISMESSE: INDISCREZIONI CHE CI PREOCCUPANO






Da alcuni giorni circolano in maniera sempre più insistente indiscrezioni e voci circa la riqualificazione delle aree dismesse in via Verdi e via Clemente Alberti. Martedì 24 Giugno si è inoltre tenuta  in Atrion una riunione dei commercianti insieme ad alcuni architetti locali, in cui sono state esposte una serie di idee progettuali per le aree in questione.  È corretto dire che si è ancora in una fase di progettazione, tuttavia crediamo sia giunto il tempo che tutte le forze politiche e tutta la cittadinanza siano coinvolte in un dibattito ampio, dato che tali trasformazioni muteranno il volto di Carugate, in meglio o in peggio. Sarebbe compito dell’amministrazione comunale Procarugate e Forza Italia avviare un tale confronto, ma al momento, come per tante altre vicende, tutto tace. Il tema non è mai stato portato in consiglio comunale.

Ma esattamente quali sono le notizie che circolano al momento, sebbene non confermate in maniera ufficiale? Si parla di palazzi alti sei piani e di oltre 200 appartamenti, per un incremento della popolazione tra le 700 e le 1000 unità. Sono inoltre in programma una serie di negozi, che potrebbero essere facilmente convertiti in uffici, visto la scarsità di richieste di spazi per il commercio di vicinato. Se così fosse, il quartiere compreso tra via Verdi, via Clemente Alberti e via Don Minzoni sarebbe completamente snaturato e più che a una riqualificazione saremmo di fronte ad una corsa alla cementificazione,  al guadagno facile per i privati, a scapito del benessere collettivo.

Il Piano di Governo del Territorio (PGT)del 2010 ancora in vigore, anche se ormai scaduto, imponeva limiti ben precisi, che garantivano un equilibrato sviluppo pubblico-privato. Tuttavia quell’impianto è stato già in parte smontato dall’attuale amministrazione, che con una delibera di giunta del 2017 ha concesso ai privati la possibilità di costruire molti più appartamenti  in edilizia libera rispetto a quelli prima previsti, a scapito di futuri negozi e di aree pubbliche. Inoltre la presumibile revisione del PGT, ormai scaduto da anni, potrebbe comportare presto nuove ulteriori novità. Ribadiamo però che anche in questo caso nulla si sa, sembra che l’amministrazione navighi senza bussola. Quali sono le convinzioni della giunta sullo sviluppo urbanistico-edilizio di Carugate? Quali linee guida daranno nel nuovo PGT?

Tutto ciò ci preoccupa sempre di più, visto che Procarugate ha avviato un percorso per quelle aree dismesse senza  avere in mente una chiara visione della città. Procarugate non ha mai indicato quali servizi porre in determinati quartieri; si pensa a nuovi parchi o nuove zone culturali? Insomma, le premesse non appaiono per nulla positive. Pertanto, come Partito Democratico, esprimiamo un forte scetticismo per come sta avvenendo la gestione di tali presunte riqualificazioni. Temiamo che la maggioranza non sia realmente in grado di curare l’interesse collettivo.

Chiediamo che si badi a non sovraffollare l’area con un numero eccessivo di edifici. Carugate deve la propria qualità della vita a un tessuto urbano con case  basse, circondate da verde e molte zone pubbliche. Abitazioni alte più di 4 piani ci sembrano troppo impattanti, se oltretutto concentrati in pochi metri quadri. Inoltre il nostro sistema viario è in grado di supportare l’arrivo di 700-1000 residenti, quindi con circa 300 nuove auto che quotidianamente si immettono in vie storicamente strette? Si sta ipotizzando un numero congruo di parcheggi? Ma soprattutto, si ricaveranno nuove aree destinate a parco o per la creazione di spazi culturali per giovani e anziani?

Il PD di Carugate è pronto, non appena saranno disponibili tutte le informazioni necessarie, a informare al meglio i residenti, ad avviare un dibattito pubblico e raccogliere proposte.