NON C’È CITTÁ, SE NON C’ È COMUNITÁ



Ieri pomeriggio sono state conferite le benemerenze cittadine a diverse categorie di cittadini carugatesi. E’ stata una grande festa, tanti sorrisi, tanti applausi per varie persone che in un modo o nell’altro si sono distinte all’interno della nostra città, persone che hanno lasciato un segno nelle nostre vite, uomini e donne che quotidianamente si dedicano a Carugate e non solo.

La prima categoria premiata è però molto speciale e ad essa dedico qualche riga in più: si tratta dei bambini stranieri che sono nati in Italia e vivono nella nostra città. A loro, visibilmente emozionati e felici, è stata conferita una cittadinanza onoraria ed è stata regalata la costituzione e la bandiera italiana. La proposta di questa cittadinanza onoraria, venne portata in consiglio comunale proprio da noi Giovani Democratici 2 anni fa e ieri finalmente si è concretizzata. Non si tratta di un evento spot, ma di un forte segnale di accoglienza e integrazione. Carugate sta cambiando, sempre più stranieri vivono qui, sempre più bambini studiano nelle nostre scuole. E’ un nostro dovere non solo accoglierli e non discriminarli, ma anche farli sentir parte della nostra comunità, trasmettendo loro i valori fondanti il nostro Stato, espressi al meglio da quel “catechismo laico” che sono i primi 12 articoli della costituzione. Sicuramente i bambini presenti ieri sera non scorderanno questo evento, si ricorderanno di come Carugate abbia offerto  loro, in modo solenne, la possibilità di sentirsi a casa, a differenza di quanto fa generalmente lo Stato italiano, che manda ai nuovi cittadini una semplice lettera  con la comunicazione dell’ottenuta cittadinanza, come fosse una cosa da nulla, una cosa priva di alcun valore, uno dei tanti atti burocratici che ingolfa gli uffici statali.

Sono state poi premiate le associazioni e singole personalità che da anni operano sul nostro territorio: chi per soccorrere i più deboli, chi per sostenere i malati, chi per aiutare tutti noi, diffondendo arte e cultura. Premiato anche l’impegno fuori da Carugate: come è possibile  non essere orgogliosi dei nostri concittadini che aiutano le popolazioni bisognose in Sudamerica, in Asia, nelle zone di guerra?! Come non essere tifosi di quei Carugatesi che praticano sport a livello nazionale e mondiale? A conclusione, sono stati premiati anche molti commercianti storici del paese,  che con il loro lavoro hanno aiutato il nostro paese a svilupparsi, e quei dipendenti comunali che per anni si sono dedicati al servizio pubblico, con dedizione e non come fannulloni.

Insomma una grande festa, da cui sono uscito con una certezza: non c’è città senza una vera comunità. Per il momento il bilancio è positivo: tante associazioni, tanta collaborazione pubblico-privato, tanti cittadini comuni disposti a dare una mano per migliorare il nostro territorio e mantenerlo vivo. Non siamo una città dormitorio, non siamo privi di un’identità, sappiamo mantenere vive le tradizioni e, come abbiamo dimostrato ieri, siamo una comunità che sa riconoscere e premiare il merito, l’impegno, accogliere chi è arrivato da poco, sentirci tutti parte di una comunità. Quando tutto ciò verrà a meno, allora sarà tempo di preoccuparsi, ma fino ad allora c’è speranza, c’è futuro.

Colgo l’occasione per augurare da parte dei Giovani Democratici, un Buon Natale.


Francesco Galli