Della lettera di Pisapia, Zedda e Doria al centrosinistra

Con qualche giorno di ritardo, ho finalmente il tempo di scrivere qualcosa riguardo alla lettera inviata dai Sindaci Pisapia, Zedda e Doria al quotidiano Repubblica (link, data 09/12).
In qualità di Segretario del nostro Circolo sento di dover esprimere un parere sul contenuto di questa lettera, scritta da tre Sindaci che non appartengono al PD ma governano Città in cui il PD è maggioranza in Consiglio Comunale.
Esprimo quindi una piena condivisione della loro opinione: anche noi siamo per un centrosinistra unito con le caratteristiche indicate nella lettera.

L’unità di una coalizione non può prescindere da tre punti fondamentali: fiducia, lealtà e responsabilità.

Queste sono le basi per qualsiasi convivenza tra gruppi politici di maggioranza ma anche all’interno dello stesso partito politico. Esse sono basate sul principio che è democraticamente una maggioranza a decidere, a qualsiasi livello, a partire dal suffragio universale fino ad arrivare alle assemblee dei rappresentanti degli iscritti. All’interno di un partito, o di una coalizione, a mio avviso deve valere saldamente lo stesso principio: si può essere a volte in minoranza e a volte in maggioranza nel confronto politico, ma la decisione deve essere una e una sola e dopodiché viene appoggiata all’unanimità.

Il problema che abbiamo avuto a Carugate nasce dalla mancanza di queste condizioni alla base della convivenza politica, dove il gruppo di Sinistra Unita (oggi alla base di Carugate in Movimento) ha scelto la via dell’opposizione rispetto a quella del governo della Città. Proprio il contrario di quanto chiesto nella lettera dai Sindaci:

“Non più divisi e dunque più deboli. Vuol dire lavorare, con la massima unità possibile, per un confronto costruttivo tra Pd, forze di sinistra interne ed esterne al Pd, quel civismo che ha fatto la differenza, e che però intendano assumersi la responsabilità di governare. Invece di relegarsi nel più facile ruolo dell'eterna opposizione.”

Ed è proprio in questi giorni che si è registrato a Milano un episodio spiacevole durante una votazione in cui i consiglieri appartenenti ai gruppi Sinistra per Pisapia, Radicali e Socialisti hanno votato insieme a Lega Nord e Forza Italia facendo bocciare il piano per il recupero degli ex scali ferroviari. Una delibera importantissima, che recupera diverse aree dismesse dopo un lungo lavoro di progettazione insieme ai cittadini, bocciata per il malumore di alcuni partiti che si vedevano sempre più fuori dal dibattito in corso verso le elezioni 2016. Nelle votazioni precedenti, gli stessi consiglieri avevano fatto di tutto per far mancare il numero legale in Consiglio, un film già visto a Carugate.
Perlomeno a Milano, SEL ha preso nettamente le distanze dal resto della sinistra rimanendo coerente con la sua linea politica (a Carugate invece…).
Invece il Sindaco Zedda vive un’altra situazione che ha dell’incredibile a Cagliari ,dove il neonato gruppo di Possibile (Civati) minaccia di non sostenerlo alle prossime elezioni in caso fosse ancora il candidato del Partito Democratico.

Ben venga l’appello di Pisapia, Doria e Zedda al centrosinistra italiano ,anche se sarà difficile porre un freno alla cultura di una parte della sinistra protesa verso le continue divisioni senza considerare che lo zero diviso per qualsiasi numero dà comunque zero.


Noi a Carugate ci presenteremo ai cittadini come unico partito in una coalizione con i cittadini stessi che faranno parte del nostro progetto. Non sarà facile e non ci saranno risultati scontati ma, visto lo scenario attuale in Città, stiamo dimostrando di essere gli unici con in testa un progetto chiaro di cosa vogliamo fare. Siamo convinti che questo ci verrà riconosciuto dai cittadini più avanti, quando la bagarre della campagna elettorale comincerà.

AG

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