GIUSTIZIA E LIBERTA'



In questi giorni stiamo assistendo alla “esplosione” delle periferie delle grandi metropoli italiane.
L’esempio del quartiere romano di Tor Sapienza rappresenta forse quello più eclatante di una situazione ormai insostenibile. Un quartiere abbandonato al degrado, dalla illuminazione pubblica carente, ai servizi di trasporto pubblico che ormai si guardano bene dal passare in quella zona, abusivismo, fenomeni di prostituzione e delinquenza, campi nomadi senza controllo e da ultimo un centro di accoglienza per immigrati calato dall’alto in una zona già traboccante di problematiche pubbliche e sociali.
Chi liquida le proteste dei cittadini romani del quartiere come fenomeni di razzismo mente e lo fa in malafede. La verità è che quei cittadini sono stati abbandonati dalla Città di Roma e dallo Stato, lasciati soli in un quartiere diventato ormai invivibile per la mancanza di regole, per la mancanza della Legge.
Le colonie americane si ribellarono alla Madre Patria proprio perché non si sentivano rappresentate e tutelate ma solo tassate (No taxation without representation); i cittadini delle periferie, non solo romane, credo che al pari non si sentano rappresentati da questo Stato inerte nel far rispettare le leggi ma molto lesto nell’esazione dei tributi.

Questa situazione è degenerata anche a causa di un certo permissivismo, lassismo, giustificazionismo di certa sinistra che si riempie la bocca di “Diritto”, “Legge uguale per tutti” ma all’atto pratico è assolutamente inattiva davanti ad episodi di illegalità, derubricandoli a “disagio sociale”, cercando sempre una scusa e tacciando di razzismo chi con buon senso fa notare l’enorme contraddizione e dannosità di politiche del genere.
La reale causa del “ razzismo” è proprio questo atteggiamento di “laissez faire” e non le uscite scomposte e ridicole della Lega o di Casa Pound.

Altro esempio di sconfitta dello Stato e dei cittadini onesti lo troviamo nel fenomeno della occupazione abusiva di case popolari.
Gli sgomberi che in questi giorni stanno avvenendo in molte zone della Città di Milano portano ancora una volta alla luce un sistema criminale che da decenni affligge le nostre città. Anche in questo caso troviamo giustificazioni inammissibili, ancor di più se provenienti dall’attuale Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, il quale durante la campagna elettorale per le comunali definiva come “legittima difesa” l’occupazione delle case popolari da parte di cittadini in “stato di necessità”, come se i legittimi proprietari e i cittadini in lista di attesa fossero dei pericolosi aggressori contro i quali reagire.

Io credo che un partito come il Partito Democratico che si candida a guidare il nostro Paese, ora ed in futuro, non possa e non debba più tollerare episodi più o meno subdoli di accondiscendenza, di tolleranza e persino di condivisione di certi “cattivi maestri”, fantomatici difensori dei più deboli, davanti a palesi violazioni del Diritto e della Legge.
Ideali come Giustizia e Libertà devono essere dei baluardi affinché ogni cittadino, anche il più debole, possa vivere in uno Stato pacifico e sicuro che si occupi della sua incolumità.

Libertà e Giustizia però necessitano per essere conseguiti che a dominare sia la Legge (Equal justice under Law) e non l’anarchia, l’homo homini lupus.

MB

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