CENTRO SPORTIVO: UNA COMMISSIONE DI INDAGINE PER FARE CHIAREZZA


Nelle prossime settimane un tema particolarmente rilevante per il futuro della nostra città dovrà essere affrontato dall’amministrazione e riguarda il centro sportivo comunale e la sua gestione. In realtà la questione è già sul tavolo del Sindaco da qualche mese, ma gli ultimi sviluppi della vicenda ci destano seria preoccupazione per cui vi garantiamo fin da subito che come forza di opposizione seria vigileremo su quanto avverrà. 

Prima di descrivere le vicende di questi giorni riteniamo doveroso compiere un passo indietro nel tempo per ricordarvi come l' amministrazione  del sindaco Gravina arrivò  a stipulare la convenzione con l’attuale gestore.

Una storia iniziata nei lontani 2011 e 2012…

Nel marzo 2012 infatti venne a scadere la convenzione in essere con il gestore del centro sportivo. Nei mesi precedenti l’amministrazione comunale avviò tutte le azioni necessarie per l’individuazione del nuovo gestore, al contempo vennero svolte delle perizie tecniche sull’allora piscina comunale dalle quali emersero una serie di problemi strutturali che portarono a compiere la scelta di costruire un nuovo impianto, con  successiva demolizione dell’esistente a opera terminata, questo per garantire la continuità di business all’operatore e al contempo i servizi ai cittadini. 

Un elemento che stava particolarmente a cuore all’allora amministrazione comunale era la necessità di continuare ad avere un centro sportivo di eccellenza, sgravando il più possibile il bilancio comunali dai costi delle manutenzioni ordinarie e straordinarie e possibilmente azzerando il canone di gestione (obiettivo che venne raggiunto). La precedente convenzione infatti prevedeva un canone annuo che il comune versava al gestore di euro 220.000 oltre ai corrispettivi per le ore di utilizzo dei campi sportivi dalle associazioni cittadine che variavano annualmente tra i 55.000 e 75.000 euro. Insomma una bella cifra! 

Il bando di maggio 2013…

Scaduta la convenzione nel 2012, prorogata per un solo anno, nel maggio 2013 il Comune di Carugate pubblicò il bando di gara per la “Riqualificazione e la gestione del centro sportivo di via del Ginestrino a Carugate” costruito sulla base di una proposta di project financing (finanza di progetto) presentata dall’allora e attuale gestore del centro sportivo che si aggiudicò nuovamente l’appalto.

Il piano di progetto messo a bando di gara e oggetto di successiva stipula di convenzione prevedeva e prevede a totale spesa del privato:

  1. La gestione funzionale ed economica dell’intero Centro sportivo comunale – vie del Ginestrino e di via Fidelina per anni 30. 
  2. La progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di: realizzazione di nuovo impianto natatorio di proprietà comunale con annesse palestre e centro benessere, comprensivo della fornitura di tutte le attrezzature fisse e mobili secondo il principio del “chiavi in mano”.
  3. Realizzazione dell’area verde e solarium e ampliamento del parcheggio con contestuale demolizione della vecchia piscina/bocciodromo.
  4. La realizzazione di nuovo campo da calcio a 11, comprensivo della fornitura di tutte le attrezzature fisse e mobili secondo il principio del “chiavi in mano”.
  5. La realizzazione di blocco spogliatoi, comprensivo della fornitura di tutte le attrezzature fisse e mobili secondo il principio del “chiavi in mano”, e il rifacimento del manto campo calcio a 7.
  6. La sistemazione dell’area ristoro e gioco bimbi, del manto dei campi da tennis esistenti.

Un investimento complessivo di circa 5,5 milioni di euro coperto da polizza fidejussoria prestata dal concedente (Comune di Carugate) al concessionario.

La convenzione successivamente stipulata prevedeva e prevede un cronoprogramma per la realizzazione delle opere da completarsi entro 5 anni da allora e vedeva come prima realizzazione l’opera principale messa a bando ovvero la realizzazione del nuovo centro natatorio. Il contratto prevede altresì in via cautelativa sia per il privato che per l’amministrazione comunale una serie di diritti e doveri quali la possibilità di revisione del piano finanziario e della convenzione, le verifiche tecniche economiche di tipo triennale, l’applicazione di penali ecc.

Febbraio 2018 l’inaugurazione della nuova piscina comunale…


Il 25 febbraio 2018, dopo più di due anni di lavori,  la nuova amministrazione comunale eletta nel 2016, a guida di Luca Maggioni e della lista PRO Carugate – Forza Italia, partecipa all'inaugurazione  della nuova piscina. Nei mesi successivi vengono realizzati anche i lavori di rifacimento del manto del campo di calcio a 7 in sintetico, come previsto dalla convenzione.

Dal 2018 tutto sembra fermarsi...

Che fine hanno fatto le restanti opere previste dal contratto?

In effetti parrebbe che dopo la realizzazione dell’impianto natatorio e la sistemazione delle aree esterne tutto si sia fermato e non sia proseguito secondo quanto previsto e nei tempi stabiliti dalla convenzione. Entro Giugno 2020 dovevano infatti essere completate le altre opere.

 Ci domandiamo:

❓Per quale motivo non è stato completato il rinnovo del centro sportivo? 

❓L'amministrazione Maggioni ha svolto i periodici controlli per verificare l'avanzamento della convenzione? 

❓Dove sono i progetti preliminari ed esecutivi delle opere previste? 

❓Perché ad oggi, Novembre 2020, non sono state realizzate le altre opere? Mancano all’appello  infatti, il nuovo campo da calcio a 11, il rifacimento dei campi da tennis, il rifacimento dell’ingresso del centro sportivo con la nuova area bimbi e la nuova area ristoro, opere previste e incluse nel valore della fidejussione prestata dal comune al privato gestore a garanzia dell’operazione.

2020: il Covid, richieste del gestore e un'inusuale lettera del Sindaco...

Il 5 Maggio 2020 in piena emergenza Covid19 il privato gestore del centro, tramite una missiva scritta ed indirizzata al Sindaco, ha richiesto l’apertura dell’istanza di sospensione dei termini di esecuzione dei lavori, nonché la contestuale richiesta di revisione del contratto di concessione a seguito della grave crisi che ha colpito il settore sportivo in ragione dei provvedimenti regionali e nazionali assunti per l’emergenza sanitaria. Richiesta di revisione che come sopra citato è altresì prevista dalla convenzione. 

L’ 8 giugno 2020 il Consiglio Comunale essendo l’organo comunale competente in materiale di deliberazioni in merito a convenzioni è stato chiamato a prendere atto della richiesta legittima del privato. 

Nel leggere nel merito le “carte della vicenda” siamo però venuti a conoscenza che precedentemente alla crisi epidemiologica e a insaputa di tutti (neppure le associazioni di calcio lo sapevano!) con nota prot. n. 1384 del 23 gennaio 2020 a firma del Sindaco e indirizzata agli uffici competenti, l’amministrazione manifestava un nuovo indirizzo riguardante gli interventi previsti nel contratto di concessione ed in particolare, la ritenuta non necessità di realizzazione del nuovo campo di calcio a 11 da sostituire con la realizzazione di un blocco spogliatoio più ampio di quanto già previsto in concessione e con la prescrizione che la modifica prospettata non modifichi il piano economico finanziario complessivo dell’appalto. 

Già nella stessa seduta consigliare, la nostra capogruppo Rosaria Amato ha espresso perplessità in merito a questa inusuale mossa del sindaco che con “motu proprio”, senza un parere della Giunta e del Consiglio Comunale, ha dato disposizioni agli uffici.  Nonostante le richieste di chiarimenti, il Sindaco non ha saputo dare risposte convincenti e ha cercato di soprassedere. In pratica con la lettera di Gennaio il Sindaco ha avviato, senza che il privato lo avesse chiesto, una rinegoziazione della convenzione. 

Ci chiediamo quindi, pur comprendendo le difficoltà economiche intervenute per l’operatore, già da prima vi fossero situazioni conosciute dall’amministrazione in merito alla gestione del centro sportivo e mai rese note alla cittadinanza.

Restiamo inoltre perplessi sul nuovo indirizzo politico dichiarato perché scambiare un campo da calcio con uno spogliatoio più grande non ci pare essere una mossa così geniale e utile per la cittadinanza. 

Sta di fatto che la maggioranza, con  la contrarietà di tutte le opposizioni in Consiglio, ha avviato la revisione complessiva della convenzione.

Il campo da calcio cancellato...

In merito al campo da calcio 11 che PRO Carugate-Forza Italia sembrerebbe non voler più far realizzare, vogliamo fare chiarezza, in quanto già nel Consiglio ci è stato detto che la cancellazione del campo si deve al fatto che era un campo non completo o non omologabile in via principale per la mancata previsione dell'illuminazione notturna. Vero, la previsione dell' illuminazione non c'era, ma c'è una motivazione ben precisa: ai tempi della stipula della convenzione il valore delle opere previste non poteva superare quanto sopra citato altrimenti il comune non avrebbe potuto prestare la garanzia al privato, vennero quindi compiute della scelte politiche su cosa includere o meno al fine di garantire la sostenibilità economica dell’operazione, con la consapevolezza di dover intervenire in futuro per completare quanto non presente. Nulla vietava dunque al comune di intervenire per fare a sue spese l'impianto illuminazione, lasciando però al privato la realizzazione di tutto il resto! 

È accaduto anche in passato che il comune sia intervenuto economicamente per opere del centro sportivo extra-convenzione e la stessa PRO Carugate-Forza Italia nel 2016 ha finanziato mezzo risorse comunali il  rifacimento del manto della pista d’atletica.

Colpo di scena tra agosto e settembre 2020. Il gestore chiede di rivedere opere e convenzione... 

La vicenda prosegue e non si ferma qui. Ancora una volta, studiando l'albo comunale scopriamo che il  il 16 settembre 2020 la Giunta comunale, approva un indirizzo per l’affidamento di un incarico ad un legale esperto in materia di concessione sportive volto ad esprimere un parere su richieste di revisione ricevute dal privato gestore al comune.

Ma di quali richieste stiamo parlando? 


Sempre nel silenzio totale da parte dell’amministrazione, veniamo così a conoscenza che l’operatore mezzo nuova missiva scritta datata 27 agosto 2020 ha presentato richiesta di revisione complessiva delle opere e della durata della convenzione, nonché una proposta di riequilibrio complessivo del Piano Economico Finanziario indicando al comune le seguenti proposte:

  • Stralcio delle opere previste dalla convenzione e non ancora realizzate salvo che non sia la stessa amministrazione a reperire finanziamenti per la realizzazione;
  • Proroga della convenzione per ulteriori 5 anni;
  • L’erogazione di un contributo straordinario da parte del comune per un ammontare totale di euro 900.000 da corrispondere dal 2020 al 2023.

In attesa del parere che esprimerà il legale incaricato dal comune e pur comprendendo in linea generale le difficoltà riscontrate dal privato causa emergenza sanitaria, riteniamo che questo scenario se non ben amministrato rischi di comportare seri problemi economici e di gestione del centro sportivo per il comune, ovviamente confidiamo nella buona riuscita della trattativa. 

A livello politico, esprimiamo il nostro sconcerto sull'operato dell'amministrazione, che non ha mai riferito prontamente al Consiglio e alla cittadinanza quanto stava accadendo. Inoltre non ci è chiaro come sia possibile che le opere dovute dal privato alla cittadinanza non siano state eseguite. Qualcuno doveva controllare. Si è fatto?  

Qui c'è in gioco un patrimonio pubblico. Il valore dell'attuale piscina è di 5 milioni di euro. Dopo la sua realizzazione il valore del patrimonio pubblico della città è sensibilmente aumentato. 

Vigileremo attentamente sul futuro operato dell’amministrazione in questa partita con occhi aperti e puntati sulla gestione del centro sportivo per non vedere snaturati gli obiettivi strategici della convenzione messa a bando nel 2012 e per tutelare l’interesse pubblico.

PD Carugate

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